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Gli articoli in questa sezione:
Augusto Orsi



Augusto Orsi //21.03.2004


Augusto Orsi docente di lingue e giornalista è l'animatore di questo spazio web. Di mano in mano che vi saranno degli ospiti che contribuiranno a farlo vivere e ad arricchirlo saranno presentati anche visualmente



Ho continuato e continuo a scrivere, ma per ora ospiti non ce ne sono. Spero che arrivino.

venerdì 23 aprile. La temperatura è mite, ma il tempo è ancora variabile. La vera primavera deve ancora arrivare.



Locarno domenica 25 aprile. Finalmente, la primavera è arrivata.Ma quanto durerà?
Oggi esplosioni di colori nei giardini e nelle aiuole.Tanti, ma tanti fiori.E i colori esaltano il trionfo della natura. Vi sono anche molti turisti del fine settimana a piedi e anche in bici. Il lago dimensione d'acqua lontana diventa più familiare.
Rileggendo L'Aquilone di Giovanni Pascoli, ritrovo un verso che mi è stato sempre caro.... Eppur, felice te che al vento
non vedesti cader che gli aquiloni!


Venerdì 30 aprile. La pioggia e la lingua francese
Aprile se ne sta andando come tanti altri mesi. Lascia dietro di se la Pasqua, la resurrezione del Cristo e della natura. La situazione atmosferica è cambiata e oggi il tempo marca pioggia. Una pioggia incostante e capricciosa che ora c’è e tra qualche minuto è sparita. Le Bateau Ivre da qualche giorni è allietato dal cicaleccio continuo e piacevole dell’idioma di Molière, parlato da due anziane signore Monique e Christiane, piene di vitalità e capaci ancora di meravigliarsi di tutto insieme a loro è piacevole rituffarsi con loro nei ricordi familiari e rivivere anni del passato.

31 maggio lunedì. E' un lunedì di Pentecoste (discesa dello Spirito Santo) 50 giorni dopo la Pasqua, particolare. Il tempo assolato e caldo ieri è autunnuale oggi. Tutto è qua tranquillo. Maggio è stato Cannes, l'ubriacatura di immagini e poi il viaggio verso il sud. Matrimonio fastoso ma al tempo stesso serio, formale.Le tante scale che portano la Napoli collinare, quella del Corso, del Vomero al piano di Piazza Dante,del Duomo, di Forcella, di Porta Capuana.Città enorme, tentacolare che vive di paradossi, di passioni, di confusione,di drammi al di fuori e al di là di ogni dimensione. Napoli é la summa di tutti i contrasti e di tutte le anormalità, ma è uan città che vive.Per poterla rendere vivibile, in quanto vivibile non è bisognerebbe cambiaral, trasformarla dalla A alla Z. Allora, qualora si potesse non sarebbe più Napoli. Ed allora lasciamo che sia così e che la sua gente continui a riinventarsi ogni giorno la vita.

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21 marzo. Inizio dell'avventura

Lo scrivere è stata una mia passione da sempre. Ora a parte la collaborazione a diverse testate ho anche l'opportunità di avere un spazio mio. Lo userò per trattare i temi che mi stanno più a cuore come meglio credo

Locarno 23 giugno 2004 mercoledì

Ritorno a scrivere qualche riga. Dopo il ritorno dal turbinoso ed impegnativo Festival di Cannes dove ha vinto una cinematografia politica, ho messo insieme diversi articoli per le varie sezioni ed ora cercherò di collocarli. Intorno a me sono successe diverse cose. Da poco è terminato l'anno scolastico e allievi e docenti sono sciamati per riprendere le forze e godersi la vita. Il tran tran riprende all'inizio di settembre: il mondo della scuola si ricompone e l'armonia ritorna. Non mi sono sottratto agli europei di calcio che imperversano. Delusioni sui due versanti quello italiano e quello svizzero. La debolezza cronica della nazionale svizzera era nota. La sopresa negativa invece è venuta dall'Italia. Hanno meritato pienamente l'elinimazione. Ogni recriminazione ed ogni piagnisteo sono inutili. Sono uomini o caporali ?
Sono arrivati anche dei messaggi per il guestbook. E ciò mi fa piacere. C'è qualcuno che legge. Grazie


Qualcuno mi ha mandato questa citazione di Giacomo Leopardi. Mi piace riproporla:

Io non ho bisogno nè di stima,
nè di gloria,
nè d'altre cose simili,
ma ho bisogno d'amore;
potete immaginare quanto conto ne faccia
e in quanto gran pregio lo tenga.
*********Giacomo Leopardi*********

Non scriverò molto almeno ora. Diverse foto della pagina sono state eliminate senza la mia approvazione. Ora mi tocca rimetterle, ma in formato più ridotto. Altrimenti prendono troppo spazio. Alcune delle foto eliminate non sono in grado di ritrovarle. Sono brandelli di memoria scomparsi nell'universo virtuale. 5 luglio 2004. Il caldo continua anche se non eccessivo. Oggi poi vi è stato un temporale, ma ora il sole splende ancora.

Presento qua di seguito alcune pagine del mio Diario Irlandese.Sono momenti di riflessioni presentati in modo semplice. Osservazioni di persone e cose che mi hanno colpito,impressionato, interessato.
Da diario irlandese.
E’ il diario tenuto nel corso del secondo soggiorno a Galway da sabato 21 giugno – sabato 5 luglio 2003

Giorno ottavo sabato 28 giugno
A Inis Mor, dove un solo giorno non è mai abbastanza. Ai confini dell’Europa.

E siamo all’ottavo giorno. Il tempo è velato e fresco. Giorno di passeggiata all’Aran Magic. Visitiamo una sola delle tre isole Inis Mor. Il bus in città alle 9.15 e allora passeggiata mattutina lunga la Taylors Hill, deserta perché sabato e anche a causa dei lavori stradali. Arriviamo in anticipo e una sosta per un caffè. La colazione è stata più frugale se si può dire. Sulla porta del frigo un biglietto che dice “Please do not take out food from the fridge if is not yours. Pauline” Non so se è per me che di tanto in tanto per mangiare qualcosa a colazione prendo una fettina di prosciutto o un pezzo di formaggio o qualche resto della giorno prima o per qualcun altro dei nove ospiti . Non ho tempo né voglia di chiarire il caso. Il bus completo dell’Island Ferries Teo (Victoria Place) impiega circa un’ora fino al porto d’imbarco Rossveal Da dove si prende il mare alle 10.30. Un ferry moderno e rapido e in 35 minuti siamo ad Inis Mor. A bordo francesi ed americani. Il mare è spumeggiante ma non agitato. Lunga 31 chilometri conta circa 900 abitanti . Vi coltivano solo patate e cavoli. Vi abitano foche, divoratrici di pesce, cigni, aironi e qualche altro uccello selvatico. Vive di turismo e di pesca. E’ estremamente ventosa. Deve la nomea anche al film The Man of Aran che nel 1934 in un opera epica di 75 minuti il regista americano Robert Flaherty immortalò la lotta degli isolani contro le intemperie e fece conoscere al mondo. Un capolavoro del cinema verità. Sull’isola tre volte al giorno nel centro culturale viene proiettata la pellicola di Flaherty Tutti gli abitanti la conoscono, l’ hanno visto diverse volte e parlano dei suoi protagonisti, ai turisti che ogni giorno sbarcano su questo luogo impervio e primitivo dove la vita ha una sua dimensione rugosa, quella........ e un suo ritmo unico quello delle stagioni. Accostati da Patrick, prendiamo una specie di carrozzella tirata da Browny, un cavallo anonimo e tranquillo. Un placida passeggiata nel vento di circa due ore. Ci si può andare in bicicletta, ma il vento è tanto, o nell’anonimato di un bussino. Prendiamo il carriage (la carrozza, la calèche) e Patrick, uno degli scapoli dell’isola che ha paura di volare, ma che è andato in vacanza in Spagna e che sogna una moglie scandinava, ci racconta tutto Inis Mor. Ci mette a disposizione delle coperte per proteggerci dal vento e ci guida verso il forte preistorico di Dun Aengus e scogliera di 80 metri senza protezione. L’ascesa al forte che richiede un’ora di lotta contro il vento la si fa a piedi. Il tempo non è cattivo, anzi per Aran penso che sia buono. Giovani in bici e famiglie in pulmino. Tanti giovani americani e diversi francesi. Siamo nel cuore dell’Irlanda gaelica. Terminato il giro e pagato Patrick (venti + venti euro) pranziamo all’ Aran Fisherman Restaurant. Seafood, zuppa con pezzi di pesce, molto saporosa Chowder, pane all’aglio, piatto di crostacei e salmone e un altro tipo di pesce molto gustoso. Il conto non è salato, ma è consistente. Sbirciata ai negozi di pull woollen mills (Aran Sweater) , sono cari e troppo caldi ed è tempo di ritornare verso Galway. Sono quasi le otto quando ritorniamo a Fort Lorenzo. Diverse foto e queste righe restano a ricordo della visita di un luogo unico al mondo.



 

 

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